Alzhemeir mon amour è l’omaggio che Cécile Huguenin fa a suo marito Daniel ripercorrendo le fasi della malattia dalla diagnosi allo stadio terminale. Chi si trova a convivere con la malattia di un proprio caro farà fatica a non identificarsi con le domande dell’autrice “Ma come farà d’ora in poi con lui che c’è senza esserci? È possibile elaborare il lutto di una persona ancora in vita? In che modo? Esistono percorsi di sopravvivenza per chi si ritrova davanti a un corridoio vuoto?” . Nonostante Cécile Huguenin riconosca che “deve rassegnarsi al fatto che ormai la malattia è parte della loro vita, che consuma e divora la loro vita facendo a pezzettini un amore che ha richiesto anni e anni di cure e attenzioni” quello che emerge chiaramente è la determinazione di una moglie che “si ostina a voler creare per loro un mondo migliore”. E l’autrice ci proverà attraverso l’amore e la voglia di oltrepassare le difficoltà che emergono lungo questo difficile percorso “Niente parole ma un estro creativo e sensibile per placare le angosce. Approdare a un nuovo linguaggio, capirlo, tradurlo, riderne con loro” perché “Le parole scarseggiano, ma le emozioni no”.